mercoledì 2 maggio 2012

Fluenti Chiome


Il roboante ruggito di un leone,
Riecheggiante, raggiunge lidi lontani.
Il vento soffia tra le sue dorate chiome
E sfidando la sua ira, smuove la sua criniera,
Combattendo con la forza del suo latrare,
come un cane furente, lui che di felina natura nacque.
Spavaldo e coraggioso, ancor soffia sul mondo,
portando a danza il nero crine d’un selvaggio destriero.
Spira il vento, ansima sulle terre e sui mari,
increspando i flutti oltre il bianco dell’urto,
corrodendo pietre e foglie, limando alte cime
e ammorbidendo scoscesi fianchi d’altura.
Sbuffa, arrivando fino a te e smuovendo i tuoi capelli
Che, morbidi, s’adagiano sulla tua pelle,
accarezzando l’anima di chi li osserva,
mentre, ondulati, piegano oltre le forze naturali
e sinuosamente discendono come aspidi egizie
sul morbido candor, che Cleo conobbe
prima che la nera falce fendesse la sua lama

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